“Per far fronte ad una possibile nuova pandemia la Regione cambia i modelli organizzativi”. Lo spiega Salvatore Requirez che dirige il Dasoe, il Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana.
Requirez parla a margine del meeting nazionale “Malattie infettive, nuovi modelli di governance clinico-gestionali in sanità” che si è svolto a fine Maggio, a Palermo. L’incontro è stato organizzato dalla Società Italiana di malattie infettive e tropicali, dall’Ospedale civico Di Cristina Benfratelli, dalla Regione e dal Comune di Palermo sotto il patrocinio del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità.
“L’esperienza del Covid ci ha fatto capire come i posti letto di infettivologia erano del tutto insufficienti –
spiega Requirez – adesso dobbiamo adeguarci a nuovi modelli clinico gestionali. Non si può predisporre un numero di posti letto in attesa di una nuova prossima pandemia. Bisogna intervenire a livello di collaborazione interaziendale. Si dovrà far interagire la medicina interna, la pneumologia, le unità di terapia intensiva
respiratoria che possano, in maniera flessibile, collaborare e integrarsi in caso di necessità. Laddove ci sono emergenze, spesso su base territoriale, le varie strutture devono essere in grado di intervenire con un effetto a fisarmonica ampliando l’offerta di posti letto”.
Per far questo la Regione ha avviato un imponente progetto di formazione che riguarda 28 mila medici, infermieri e operatori socio-sanitari. “Servirà anche una lettura omogenea dei percorsi diagnostico terapeutici e assistenziali in materia di malattie infettive – aggiunge Requirez – dobbiamo coinvolgere in ambito formativo i medici di medicina generale e gli specialisti di branche diverse dall’infettivologia. I soldi, sette milioni di euro, arrivano dal Pnrr. La convenzione per la formazione è stata siglata con il Cefpas. I corsi inizieranno a settembre e si dovranno concludere entro il 2026.